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Le quattro nobili verità: l’insegnamento del Buddha

Le 4 Nobili Verità sono la base di ogni insegnamento buddista

Consideriamo l’importanza delle quattro nobili verità. Quali sono le quattro nobili verità insegnate da Buddha?

1. L’uomo capisce che lui è causa di molta della sua sofferenza inutilmente.
2. Egli cerca le ragioni di questo nella sua vita.
3. Cercare e avere fiducia nelle proprie capacità di estinguere la sofferenza;
4. Infine sorge il desiderio di trovare un sentiero per la pace perché tutti gli esseri desiderano la felicità, tutti vogliono trovare il proprio io più puro.
 
Dal film Kundun

 

Come possiamo constatare le Quattro Nobili Verità sono rappresentate da definizioni apparentemente semplici e che, tuttavia, ci permettono riflessioni, ricerche, meditazioni.

Questo insegnamento fu proclamato dal principe Siddharta Gautama detto il Buddha vissuto nel VI sec. a.C. mentre si trovava nel parco dei Cervi (o delle gazzelle) di Sarnath, nei pressi di Varanasi, in India.

Dice il Buddha: “Solo questo insegno: la sofferenza e la sua cessazione”.

Secondo la tradizione, il Buddha giunse a queste fondamentali e illuminanti verità meditando su nascita, malattia, vecchiaia e morte, eventi imprescindibili della condizione umana e non solo umana e derivanti dalla realtà impermanente.

In particolare nei testi canonici il Buddha Shakyamuni individua otto tipi di dolore:

  1. Il dolore della nascita, causato dalle caratteristiche del parto e dal fatto di generare le sofferenze future.
  2. Il dolore della vecchiaia, che indica l’aspetto di degrado dell’impermanenza.
  3. Il dolore della malattia, determinato dallo squilibrio fisico.
  4. Il dolore della morte, generato dalla perdita della vita.
  5. Il dolore causato dall’essere vicini a ciò che non “piace”.
  6. Il dolore causato dall’essere lontani da ciò che si “desidera”.
  7. Il dolore causato dal non “ottenere” ciò che si “desidera”.
  8. Il dolore causato dai cinque skandha (o aggregati), ovvero dalla loro unione e dalla loro separazione. Questi sono: il corpo, quale manifestazione dei 4 elementi terra, aria, fuoco e acqua; le sensazioni; le percezioni; le formazioni mentali; la coscienza.

Questa lista di otto dolori viene riassunta in tre categorie:

  1. Dolore in quanto tale. Questa categoria riassume i dolori inerenti alla nascita, alla malattia, alla vecchiaia e alla morte. Ma anche quelli riguardanti all’essere uniti a ciò che non si desidera e a quelli procurati nel cercare di fuggire lo stesso dolore.
  2. Dolore per ciò che muta. In questa categoria vengono riassunte le sofferenze procurate dall’impermanenza come quelli dell’essere separati da ciò che si desidera o quelli generati da non ottenere ciò che si brama.
  3. Dolore generato dall’esistenza. Si parla dei dolori relativi all’insoddisfazione perenne procurata dall’esistenza nel samsara: la frustrazione, l’inutilità di numerose nostre attività. Queste sofferenze sono collegate ai cinque skandha (o aggregati) e ai relativi attaccamenti.

Il “dolore” affligge l’uomo a motivo dell’impermanenza sia propria che di tutto ciò che sperimenta e conosce in vita, per effetto della sua nascita immersa nel samsara e per l’adesione alla credenza in un sé imperituro.
Questa sofferenza si rivela anche quando si è costretti al contatto con ciò che non si ama (contatti, connessioni, relazioni, interazioni con persone, cose od eventi sgradevoli ecc.) oppure quando si è costretti alla separazione da ciò che si ama o in cui ci si diletta, o ancora quando si risente di un disagio esistenziale derivante dallo scontrarsi con una realtà che non soddisfa la propria adesione all’idea di un  solido, affidabile ed imperituro.

Le affermazioni contenute nelle Quattro Nobili Verità ci mostrano che il Buddismo inizia con un “c’è” che ci parla di cause ed effetti, di cose che si sperimentano in prima persona e che ci offre l’opportunità di essere respons-abili (capaci di rispondere in modo attivo e consapevole) e creare attivamente  la propria esperienza di vita.

alessandra-barison-tondoAlessandra Barison

Fondatrice di inCrescita

One thought on “Le quattro nobili verità: l’insegnamento del Buddha

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