La Pietra del Sole – la Gioia dello Yin
La pietra del sole: l’alimentatore di gioia, fiducia e gratitudine
La pietra del sole è un cristallo di origine primaria di colore arancio-bruno che appartiene alla famiglia dei feldspati. La sua formula Na(AlSi3O8), Ca(Al2Si2O8) + Fe.
Come tutti i feldspati, la pietra del sole è un cristallo fortemente introspettivo, che aiuta a (ri)scoprire aspetti essenziali della nostra natura, andando oltre alle apparenze e insegnando a godere dei momenti di gioia; così facendo, rinnova il buonumore e alimenta fiducia e gratitudine: amplificando la percezione di ciò che di positivo ci circonda, la pietra del sole può essere considerata una pietra “portafortuna”, perché contribuisce ad alzare la vibrazione dei nostri pensieri e ci consente di attrarre a noi situazioni sempre più “solari”. L’ottimismo che porta e spinge all’azione, alla creatività, al movimento, alla celebrazione.
A livello fisico, riporta l’armonia tra le varie parti del corpo e stimola le capacità di autoguarigione.
Ho lavorato con la pietra del sole prevalentemente per motivi di studio o perché veniva scelta da altre persone durante i trattamenti individuali. Non che non mi piaccia, anzi, ma non ho mai sentito quella pulsione a sceglierla per usarla su di me in prima persona: la pietra del sole è un cristallo, da un punto di vista energetico, decisamente maschile ed io ho una predilezione per le energie femminili, fatta eccezione per i quarzi himalayani.
Come e dove usare la pietra del sole
Mi sono decisa a farci un discorsetto per prepararmi a Yule e, tu guarda il caso (che non esiste, come ben insegna il Maestro Oogway), proprio nella notte della superluna più super dell’anno che, tra l’altro, capitava (e il “capitare” è come il “caso”) nel giorno del mio compleanno. Insomma, quando si dice che per decidersi a fare una cosa ci è voluta la situazione astrale propizia…
Com’è, come non è, sarà la notte del superfemminile, sarà questo Saturno che sta per levare le tende e dà l’ultima sonora batosta, sarà che sto invecchiando…, oggi per me sono state due giornate terribili in cui è tornato a far capolino un tema che credevo superato e che, invece, ancora mi tormenta e mi fa a brandelli ogni volta che ricompare: il tradimento. Non che sia stata tradita, eh. Che è questa la cosa che più mi turba, cioè quanto radicata ed ancestrale dev’essere per me questa ferita, che mi si ripropone de vez en cuando e mi devasta.
Ogni
Singola
Volta.
Perché ve ne parlo? Perché da brava Sagittario, superottimista quale sono, di quelle che se la sanno raccontare alla grande, nelle ultime ore mi ero completamente dimenticata di questo fantasma che era tornato a tormentarmi e del dolore che s’era portato seco finché, appena posata la pietra del sole sul terzo occhio, m’è ritornato tutto su. Del resto, se vai a inondare con la Luce del Sole le zone buie…
La pietra del sole porta gioia, sì, ed è esattamente per portare a termine questo suo compito che mi ha immediatamente rovesciato addosso il dolore che stavo cercando di seppellire. Il suo tentativo di mostrarmi gli aspetti positivi di ogni esperienza l’ha manifestato nella brillantezza con cui mi si presentavano le immagini: immagini di dolore ma con toni caldi e una luce dorata tutt’intorno, come una cornice splendente. Non che il dolore si sia attenuato ma le immagini si susseguivano velocissime e ad ogni nuova mi veniva una domanda e subito la risposta e una nuova domanda e così via…
Con una pietra sul terzo occhio, una in ogni mano e una sull’ombelico le sensazioni appartenevano a una vita parallela che ho già avuto modo di affrontare, sempre collegata al contrasto tra maschile e femminile, a tema tradimento. Un tradimento enorme…
Non che vi siano tradimenti minori e maggiori, ma se ricordate Dante, i traditori erano gli ultimi peccatori, quelli più in basso nell’Inferno, in Caina proprio sotto Lucifero, suddivisi per il tipo di tradimento perpetrato, a seconda del grado di fiducia che nutriva per loro la persona tradita e per le conseguenze del loro atto: Lucifero più in basso di tutti. Oltretutto, citando Dante, il cognome della mia famiglia compare proprio all’Inferno e in questo girone. Sempre il caso…
In ultimo, una pietra del sole la poso sul Cuore Maschile superiore, un punto energetico nell’area destra del quarto chakra, e lì mi arriva un po’ di speranza: l’indicazione che mi dice, in tono sereno ma autoritario, dove andare a cercare il lieto fine in questa mia faccenda. E non ve lo dico, perché so che il messaggio ad esso collegato è – almeno per ora – solo per me.
La pietra del sole si usa sul chakra creativo ombelicale e sul Cuore Maschile Superiore
Un’ultima informazione…
inusuale per i miei post, indispensabile per l’argomento…
ATTENZIONE: la pietra del sole esiste e viene venduta in varie versioni totalmente sintetiche. Osservate attentamente le foto e nel dubbio ricordate: la pietra del sole non esiste di colore nero, né blu scuro, né verde scuro, ma è solo arancio-bruno; spesso, in qualità più bassa, le parti arancio-bruno sono macchie contenute in parti più grandi biancastre.
In lak’ech
Namastè
Ubuntu
Prem Tara Valentina Lanfranchi
Cristalloterapeuta