Il ritorno dello Jedi e la geografia sacra
Apriamo un’altra sezione di questo blog dedicata a tematiche di spiritualità ad ampio spettro.
Una sezione aperta che si pone l’ambizioso obiettivo di diventare una tavola rotonda, un momento di confronto tra ricercatori. Qui scriveranno operatori e studiosi che vorranno portarci contributi di conoscenza e consapevolezza nati dalla loro esperienza nella vita e nella professione. A te lettore la possibilità di creare un dialogo/confronto lasciando commenti, domande…
Ad inaugurare questo filone è Andrea Cogerino: un caro amico per me, ricercatore e uomo di grande sensibilità. Un onore ospitarlo tra queste pagine.
Studioso di geografia sacra, druido sciamano e scrittore, “Rubiana Jones”, come lo chiamano dalle sue parti nel torinese, da vent’anni approfondisce e va alla scoperta dei luoghi e dei loro significati sacri. Per Andrea mettere il naso tra le foglie rappresenta una necessità dell’anima. Camminare con lui per i “suoi luoghi” posso dire un’esperienza mistica che sa di iniziazione.
La sua ricerca riapre un canale di connessione diretta tra uomo e luogo, un tempo così chiara, poi perduta nella modernità. Nell’antichità il sacerdote/sciamano, l’uomo di medicina, l’astrologo/astronomo e l’architetto coincidevano in una stessa figura e la sua funzione era tra le più elevate. La ricerca di Andrea sulla geografia sacra ci riporta a questa unione, alla percezione e al rispetto del genius loci dei luoghi che viviamo o visitiamo. Luoghi ed energie che guariscono, respingono o accompagnano, parlano di Terra e Cielo in un continuum perfetto e infinito.
Alessandra Barison
Fondatrice di inCrescita
Linea di San Michele – Skellig Michael
L’altra sera, al termine di Star Wars VII “Il ritorno della Forza, al cinema, son rimasto impressionato dalle immagini finali. Il luogo in cui è ambientata l’ultima scena del film mi ha talmente colpito che, il giorno dopo, sono andato a cercare dove fosse stata girata. In particolare, i muri a secco, le pietre, l’atmosfera e “l’energia” che promanava da quei luoghi, da quell’isola, mi avevano elettrizzato, emozionato: una misteriosa animazione aveva scosso il mio corpo, la mia anima si emozionava – il “risveglio della Forza” alla fine del lento film, piuttosto piatto e noioso, che nulla aggiunge ai precedenti sei, finalmente accadeva, si manifestava.
Tra grande stupore scoprivo che l’ultima dimora segreta della casta dei cavalieri Jedi era Skellig Michael, l’isola in cui la Linea di San Michele, nata in Gerusalemme a sud-est e che risale l’europa a nord-ovest, chiude il suo percorso sacro.
Inutile dire che quei muretti a secco, quelle costruzioni “celtiche”, in tutto e per tutto simili a quelle scoperte nelle “mie” zone presso la Sacra di San Michele, qui nel Torinese, mi parlavano di un’antica Tradizione comune. Mi erano assolutamente familiari.
Chiudo questo primo post del 2016 lasciando come sempre parlare le immagini, e augurandoVi di cuore di permettere alla Forza di Risvegliarsi. Di risvegliare il cavaliere Jedi che è in voi. E di trovare i vostri luoghi dell’Anima. Affinché tutti insieme si possa contribuire alla Rinascita dell’antica, quasi dimenticata, disciplina esoterica della Geografia Sacra, a me cara.
GmC