Ortica, l’antico rimedio contro diabete e reumatismi
Le proprietà benefiche dell’ortica, appartenente alla famiglia delle Urticaceae, sono note sin dall’antichità. Particolarmente nell’uso erboristico, senza tralasciare il suo impiego anche in ambito culinario, viene riconosciuta come rimedio curativo dalle molteplici virtù medicinali e benefiche.
La pianta dell’ortica, che presenta la caratteristica peluria urticante, nasce spontanea fino a 2.500 mt. di altitudine, anche lungo strade o nelle radure boschive.
Proprietà benefiche dell’ortica
L’ortica viene utilizzata in molteplici campi. I più noti a livello erboristico sono quelli per la cura dei capelli e delle unghie grazie alla presenza di zinco e rame (più sotto trovi la ricetta e il metodo per preparare una tintura per problemi di perdita di capelli a base di ortica.
Ma innumerevoli sono ancora le proprietà legate a questa pianta.
Essendo ricca di acido folico e ferro, è utile in caso di anemia o carenza di ferro, in particolare per le donne in età fertile. All’ortica sono attribuite proprietà emostatiche e antidiabetiche; viene consigliata infatti per favorire la regolarità intestinale ed in caso di episodi di dissenteria, grazie alla presenza di tannini che hanno proprietà astringenti.
Ma ancora, è ricca di potassio, fosforo, ferro, vitamina A, vitamina C, calcio.
Ha proprietà rimineralizzanti, grazie all’alta concentrazione di oligoelementi, che la rendono ideale per chi soffre di artrite e di malattie di tipo reumatico. Utile come depurativo e diuretico aiuta per problemi di cistite e in generale, quando occorre produrre un’azione disintossicante.
Grazie alla presenza di piccole quantità dell’ormone cretina, capace di stimolare la secrezione del succo pancreatico e la motilità dello stomaco, l’ortica è un toccasana anche per l’attività digestiva e svolge un’azione disintossicante, depurativa e diuretica, avendo un’alta capacità alcalinizzante del sangue che favorisce l’eliminazione dei residui acidi del metabolismo.
Per l’alto contenuto di calcio l’ortica viene considerata un possibile sostituto vegetale – come broccoli, semi di sesamo e mandorle – di questa preziosa e importante sostanza ed è quindi adatto e consigliato soprattutto durante la menopausa, che porta notoriamente problemi alla massa ossea.
Sempre per le donne è indicato per chi soffre di mestruazioni abbondanti, avendo proprietà vasocostrittrice (contrae i vasi sanguigni) ed emostatica (ferma le emorragie), quindi è impiegata specialmente nei casi di emorragie (nasali e uterine).
Mentre ne è sconsigliato l’uso in gravidanza in quanto stimola la motilità dell’utero e la peluria urticante delle foglie può causare irritazioni, è invece consigliata durante l’allattamento perchè capace di aumentare la secrezione di latte materno.
Agendo come pulente e rigeneratore della pelle dall’effetto emolliente, è ideale per la cura di malattie croniche della pelle, come eczemi e acne.
Controindicazioni dell’ortica
L’assunzione dell’ortica è sconsigliata durante la gravidanza perché, oltre ad essere facilmente irritante, stimola la motilità dell’utero. Infine, date le proprietà diuretiche, se ne sconsiglia l’uso in concomitanza con farmaci diuretici.
Come si utilizza l’ortica?
La Tisana
Si trova sotto forma di foglie, fiori e radici essiccate, reperibili in erboristeria se non è possibile procurarsele fresche e poi procedere con il decotto o l’essiccazione.
La maniera più veloce e facile di impiego è quella di usarla per la preparazione di tisane lasciando in infusione un cucchiaino di foglie o fiori secchi in una tazza di acqua bollente (250 ml) successivamente da filtrare e bere.
Esistono anche capsule e tinture, che è sempre meglio acquistare sotto consiglio medico o di erborista.
La Tintura
Utile con l’arrivo dei primi freddi, la tintura può essere anche preparata facendo macerare 10 grammi di foglie essiccate in 100 grammi di alcol per liquori, con l’aggiunta di 30 ml d’acqua. Il tutto andrà poi versato in un flacone o bottiglia di vetro scuro e lasciato a riposo al buio per dieci giorni. La tintura potrà essere utilizzata massaggiando il cuoio capelluto con poche gocce, al fine di rinforzare i capelli e prevenirne la caduta stagionale.
In cucina
In cucina per l’utilizzo di foglie di ortica basta sbollentarle in acqua salata per qualche minuto e poi sono pronte per essere impiegate nelle più disparate preparazioni: frittate, risotti, minestroni, zuppe, torte salate da provarle come ripieno di ravioli caserecci uniti a patate lessate schiacciate ed erbe aromatiche.
In campo tessile
Dall’ortica si ottiene una fibra vegetale bianca e sottile utile, oltre che come base per la stoffa, anche per la tintura. Usata come materiale di base per la realizzazione di una stoffa intessuta, simile alla canapa o al lino, chiamata ramia o ramiè, in Cina veniva utilizzata molto prima della diffusione del cotone.
Contenendo molta clorofilla, che è il colorante verde vegetale, l’ortica è anche una pianta tintoria, adatta a colorare le stoffe naturali: di colore verde dall’uso delle foglie, di colore giallo dall’uso delle radici. Come nei procedimenti antichi, e ancora in uso tra le popolazioni del Terzo Mondo, si porta ad ebollizione la pianta insieme al tessuto che si desidera colorare e poi si lascia riposare per alcune ore, fino ad ottenere la tonalità desiderata. Per il fissaggio di colore, le stoffe dovranno poi essere immerse in una soluzione composta da quattro parti d’acqua e da una parte di aceto bianco.
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