Partire o ripartire. Rinascita, equilibrio e armonia
Giorno di rinascita, primo giorno di primavera, giorno di nuovi inizi… mai, come ora, così intensamente…
Parliamo delle forze che lavorano per il rinnovamento e la trasformazione fino al profondo, a cui si aggiunge il fatto di chiamarsi inCrescita che porta per natura intrinseca al cambiamento, inevitabilmente…
Mai come ora ci troviamo in armonia con il ciclo naturale della vita ritrovando lo spirito di quei momenti che le culture e i popoli nella storia hanno segnato come momenti caratteristici di una forza, di un’energia che spinge la Vita in un ciclo infinito. Oggi entriamo in questo flusso, allineandoci con fiducia e coraggio e ripartiamo con forza nuova in questo progetto nato dalla passione prima che dall’intelletto.
Ostara, nome celtico che definisce l’equinozio di primavera, celebra appunto i nuovi inizi, la linfa vitale che cresce dentro di noi, il fuoco della passione che arde e ci spinge a realizzare i nostri progetti, il momento dell’anno in cui usciamo definitivamente allo scoperto, nel mondo.
Ad Imbolc (2 febbraio) abbiamo iniziato a muovere i primi passi fuori dall’oscurità dell’inverno. Ora siamo pronti per affrontare il mondo, arricchiti e rigenerati dal viaggio interiore compiuto nei mesi d’oscurità. Tutti gli antichi miti collegati a questa festa, come i miti di Isthar e Tammuz, la storia d’amore fra Afrodite ed Adone, la resurrezione di Gesù Cristo, ci raccontano proprio questa storia di rigenerazione.
Ostara è anche il momento in cui le ore di luce e quelle di buio si equivalgono: luce e buio, maschile e femminile, Dio e Dea, dentro e fuori… Opposti e contrari, luce e oscurità che si attraggono e respingono. Il gioco stesso tra cuore e ragione.
Cosa ci raccontano questi simbolismi che possa essere utile per il nostro quotidiano?
L’equinozio di primavera ci invita ad uscire nel mondo per realizzare i nostri sogni. Al contempo ci ricorda che per raggiungere i nostri obiettivi è importante coltivare dentro di noi l’equilibrio, la capacità di comprendere che dobbiamo andare cominciando a capire cosa vogliamo e cosa non ci appartiene senza paura nel cuore ma accettando il suo battito, il suo flusso, il suo scorrere…
Darsi la possibilità di rinascere, mettendo da parte la paura perchè in fondo ad ogni buio oscuro ritroviamo la luce.
Come il seme rompe la propria corteccia e nasce nel nucleo della Terra, si nutre del desiderio di essere, si nutre nella speranza di emergere oltre le zolle di terra, si nutre per uscire fuori e sbocciare. Emozioni, gioie, dolori vanno vissuti perchè solo vivendo le cose possiamo comprendere il vero valore della vita, solo viaggiando abbiamo modo di comprendere il valore del viaggio, solo fiorendo si abbandona la paura del non sbocciare 😉
Buona Pasqua di rinascita!
Alessandra Shakti Vanya Barison
Fondatrice di inCrescita